Trust

Non basterebbero 100 pagine per descrivere questa pratica “molto comune”, soprattutto tra gli abbienti.
Parola di derivazione anglosassone che risale al 1200 d.c. circa
In ambito giuridico costituisce un istituto finanziario/negozio giuridico/contratto.
Esistono numerose tipologie di Trust in relazione al bene che si vuole mettere in sicurezza: living Trust, Trust segregativo, Trust patrimoniale.
Può essere convalidato mediante certificazioni utilizzate a livello nazionale ed internazionale in osservazione a norme, regole e leggi mediante il quale questo istituto finanziario è riconosciuto come valido ed inattaccabile.

I più comuni sono quelli segregativi con lo scopo di proteggere da eventuali aggressori sui beni di famiglia o i beni maturati nel corso di una vita mediante lavoro.

Affinché vi sia un Trust è fondamentale via siano:

  1. Disponente (possessore del bene da proteggere)
  2. Un amministratore (delegato a prendersene cura)
  3. Un beneficiario (colui che su data prestabilita un giorno ne beneficerà)
  4. Uno scopo (il motivo reale e pertinente con l’obiettivo dell’accordo)

Per approfondimenti si rimanda il lettore al sito Quarta Attenzione, magistralmente condotto da Mila Solaris, in questo sito è possibile prenderne visione mediante esempi esplicativi e facilmente comprensibili.

Scroll to Top