“Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie delle tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei.”
Tipico della nostra società è che, ogni situazione, ogni scenario, ogni evento ed ogni cosa, rappresenta per i più un’informazione da cogliere al volo per polemizzare, oltraggiare, deridere e discriminare l’agente della fonte primaria.
Poco importa se il contenuto è nobile, innovativo e meritevole di rispetto ed approfondimento, l’importante per queste misere menti psicotiche, è colmare il loro vuoto interiore e la pochezza che inconsciamente li abita.
Lo stesso scenario è ipotizzabile anche per quelli che si riempiono la bocca quando giudicano il mondo dell’autodeterminazione senza averne la benché minima conoscenza.
Qualcuno di voi a questo punto potrebbe obiettare: e chi saresti tu per parlarne?
Nessuno, assolutamente nessuno, perché so di non sapere nulla al di fuori di ciò che ho esperito direttamente sulla mia pelle.
Non ho la presunzione di possedere lo scettro della verità, per cui non mi resta che raccontarvi solo ed esclusivamente alcune motivazioni che spingono “noi strani individui” ad iniziare un percorso così tortuoso e complesso ma allo stesso tempo intrigante.
I più pensano che una tale presa di posizione sia una furberia per non pagare le tasse o per avere chissà quali mirabolanti vantaggi, come proteggere i propri beni in trust o porli in una condizione di sicurezza di fronte ad eventuali attacchi da parte del sistema amministrativo* fiscale o sanitario ecc. in auge (vedi obbligo di vaccinazione sul … non voglio neanche nominare la parola),
Beh, spiacente per costoro ma non è così.
Piccolo inciso: l’uomo senza fede, e poco evoluto dal punto di vista spirituale, crede che i beni in suo possesso siano realmente di sua proprietà, stupidaggine che non corrisponde nel modo più assoluto al vero.
Dal punto di vista giuridico ed ancor meno dal punto di vista della legge naturale, ciò che credi di possedere* non è tuo, è praticamente solo in prestito per questo breve passaggio in questo mondo.
Solo chi sa di non possedere nulla al di fuori di se stesso è veramente libero, e quindi nelle condizioni di potersi auto-determinare, ma qui mi fermo altrimenti uscirei dal seminato divagando troppo.
Tornando al folle e strano individuo di pocanzi, costui è profondamente mosso da principi come la pace, il rispetto per l’opinione altrui, la condivisione, l’amore, la compassione e la fratellanza, poiché durante il suo vissuto ha compreso che gli atteggiamenti bellicosi non portano a nulla, d’altronde come dice il detto: “odio chiama odio” in un escalation senza fine.
Basta osservare l’assurdo concetto proclamato dai potenti secondo il quale è indispensabile l’uso della guerra a garanzia della pace, risultato: ci sono sempre più guerre, ma guarda un po’…
Tornando allo stra-ordinario (fuori dall’ordinario) soggetto di prima, costui é rispettoso del prossimo, non contempla il conflitto per la risoluzione dei contrasti ma al contrario crede fortemente nel dialogo e la condivisione equa con le altre persone poiché dotato di un forte senso di responsabilità e fratellanza.
I principi animici che caratterizzano questi “alieni”, sono diametralmente opposti a quelli adottati per buona parte della massa nella società contemporanea, corroborata invece da: arrivismo a tutti i costi, competizione scorretta, egoismo estremo e legge del taglione.
Tale soggetto ad un certo punto della sua vita ha capito di essere un privilegiato poiché dotato dall’altissimo reggitore dell’Universo di un talento unico da interpretare come una fantastica opportunità evolutiva.
È consapevole che solo mediante la manifestazione delle sue capacità nell’aiuto del prossimo può tornare ad essere un tutt’uno con la sua anima.
Ha capito che questo regalo gli è stato donato dalla fonte divina con il compito di implementarlo, svilupparlo ed infine condividerlo a beneficio dei suoi simili in questo breve viaggio sulla terra.
È consapevole che questa scelta lo porterà a dover affrontare numerosi ostacoli, sofferenze e difficoltà, ma è anche cosciente che la forza necessaria per la realizzazione della sua impresa è sostenuta dal Divino stesso.
È un guerriero di pace, estremamente coraggioso e determinato nel perseguire gli scopi del suo Se.
É riuscito a comprendere e governare le proprie paure, la rabbia, l’egoismo e l’arrivismo sempre e comunque a discapito di altri.
È un visionario, un eretico che crede fortemente in mondo futuro, alternativo e migliore.
Non lotta contro il sistema, anzi, lo rispetta ma senza ovviamente condividerlo nelle sue aberrazioni.
Interagisce con esso utilizzando un’atteggiamento collaborativo, cerca di suggerire strategie e soluzioni più funzionali ai problemi quotidiani nel rispetto della dignità umana.
Cerca, piccolo come una goccia nel mare, e nella misura in cui è possibile, di far rispettare le leggi di diritto internazionale iscritte magistralmente nella Dichiarazione dei diritti umani*
Ha capito che per portare avanti il suo compito dev’essere libero di potersi muovere ed operare senza costrizioni esterne, seguendo ed onorando esclusivamente il proprio Dio interiore.
Si è reso conto che essere cittadino e dunque amministrato da terzi, rappresenta un limite troppo costrittivo per essere libero di seguire il flusso del proprio destino.
È consapevole di essere un uomo nato libero ed autocosciente, di essere perfettamente in grado di agire negli atti e nei contratti senza l’ausilio di regole fraudolente, obbligazioni e leggi inappropriate poiché dotato di buon senso e rispetto nei confronti del prossimo.
Mediante l’ufficializzazione legale di documenti alternativi a quelli di un cittadino comune, ma altrettanto validi dal punto di vista giuridico, di fatto ha rivendicato il suo Living Trust* e la sua personalità giuridica* diventando a tutti gli effetti Auto-amministrato o Trustee* di sé stesso qualsivoglia.
Annullando il contratto unilaterale redatto e registrato alla sua nascita senza consenso ha di fatto rivendicato il suo Status originale tornando ad essere unsovrano, ed un sovrano non riconosce certo poteri gerarchici al di sopra di se stesso, o no?
Questa tipologia di posizione giuridica quando indossata brucia come il fuoco e necessità di estrema autorevolezza e consapevolezza di Se per essere abbracciata.
Ti stai domandando se vi possono essere dei rischi a perseguire una posizione così scomoda ed autorevole?
Dipende, per gli individui che operano in malafede e senza l’adeguata preparazione culturale e spirituale può esserlo molto, ma nessuno rischio per quelli che lo perseguono sostenuti da principi di giustizia divina.
Questi sono i principali motivi per il quale un individuo decide di produrre tutti i documenti che una volta convalidati lo collocano dal punto di vista giuridico: soggetto estero autodeterminato* di diritto internazionale che gode di personalità giuridica* propria.
L’essere umano nasce libero e privo di qualsiasi vincolo con il mondo sociale, politico ed amministrativo; tuttavia per consuetudine* e senza aver dato personalmente consenso* ad operare per esso, si ritrova ad essere marchiato come un bue durante l’atto di registrazione di nascita presso l’ufficio anagrafe di un Municipio.
Da quel preciso istante perde, seduta stante, la libertà di auto-affermazione e di “movimento” sociale, se non all’interno del recinto burocratico, politico ed amministrativo in cui si trova.
Ora, ignaro delle dinamiche che regolano tale rapporto, è entrato a far parte di un Trust (negozio giuridico/ contratto/ istituto finanziario qualsivoglia), diventando letteralmente un bene/una merce identificabile solo mediante un astuto artefatto fraudolento chiamato: finzione giuridica.
L’essere umano vivo in carne ed ossa con le sue esigenze di dignità, indipendenza e diritto naturale a provvedere per la sua sopravvivenza non esiste più, agli occhi dello Stato costui può essere identificato solo ed esclusivamente con un NOME scritto su un pezzo di plastica, rappresentante solo un’entità astratta, e dunque tenuta a rispettare un solo verbo: dovere, pagare, obbedire.
Entrato inconsapevolmente a far parte di un meccanismo cosi diabolico, PINCO PALLINO non è più padrone di se stesso poiché si ritrova giocoforza a dover ottemperare la volontà del suo padre padrone.
Ora per poter sopravvivere in un contesto sociale competitivo come il nostro, è obbligato a sottostare ad innumerevoli norme, regole e leggi molto spesso assurde, imparziali, ingiuste e vessatorie.
D’altronde non può essere differente, è lui stesso che tacendo ha implicitamente fornito il consenso ad essere amministrato.
Nuccio di Stato Panella
Trustee unico
Ente Extraterritoriale ad alto scopo umanitario
Ambasciatore diplomatico CNU