È una tecnica di indagine diagnostica utilizzata prevalentemente da operatori della salute che operano in ambito Posturologico.
Questa metodica mediante l’osservazione visiva del paziente in ortostatismo, (soggetto in piedi fermo e rilassato) o in dinamica (analisi del cammino), consente di valutare l’eventuale presenza di alterazioni muscolo-scheletriche e connettivali.
All’osservazione visiva, se il caso specifico lo richiede, possono seguire dei test di movimento che consentono di enfatizzare l’eventuale entità dei limiti di range articolare di una o più zone del corpo.
Questa metodica a mio parere è la fase più complessa e fondamentale di tutto il percorso terapeutico e, nel caso in cui questa venga omessa o venga interpretata erroneamente, tutto ciò che verrà proposto dal punto di vista terapeutico sarà inevitabilmente decurtato di elementi conoscitivi fondamentali per il raggiungimento di un risultato ottimale.
Ritengo indispensabile questo tipo di valutazione perché consente di capire le zone del corpo maggiormente compromesse dallo squilibrio fisico che ha condotto al sintomo doloroso.
Solo tenendo nella debita considerazione il “linguaggio del corpo” è possibile scegliere la successiva strategia terapeutica più opportuna.
“La mente e il corpo non sono due cose distinte, il tuo organismo è un fenomeno psicosomatico. La mente è la parte più sottile del corpo e il corpo è la parte più grossolana della mente.
Esse si influenzano a vicenda, procedono in parallelo”
Osho